mercoledì 9 novembre 2011

"ElectroDroid" L'elettronica in tasca

Un'utile app Android con utili tabelle come i codici delle resistenze e altre info utili.

"ElectroDroid"

lunedì 7 novembre 2011

Aggiornamento mappa benzina della moto


Dopo l'ultimo lungo giro a Montepulciano, misto tra statali di collina e autostrada, il sistema autotune ha accumulato parecchi dati per aggiustare la mappa benzina in seguito alla sostituzione dei collettori di scarico con un modello "racing". Nella foto seguente potete osservare il sottosella pittosto intasato (2 centraline, fusibili ABS, antifurto satellitare..) del mio Kawasaki Versys 650 2010.


 In primo piano la centralina Dynojet Power Commander 5 (nota anche come PCV), viene fornita con dei connettori di bypass da installare sugli iniettori. La centralina in questo modo riesce a variare il tempo di apertura degli stessi rispetto alla mappatura originale, riuscendo così ad aumentare o diminuire la benzina presente in quell'istante di scoppio. Sotto alla PCV e ai fusibili del sistema ABS si può scorgere il modulo AUTOTUNE. L'installazione di quest'ultimo prevede la sostituzione della sonda lambda originale con quella del modulo. Come previsto dal manuale d'officina del mezzo, vanno presi i dovuti accorgimenti per comunicare alla centralina originale di escludere la sua sonda lambda (altrimenti ci verà segnalato l'errore sul cruscotto e la moto inizierà a girare con una mappa d'accensione prudenziale).
Il modulo AUTOTUNE riesce a leggere il rapporto ARIA Benzina (AFR) grazie alla sonda Lambda e a correlarlo ai dati di apertura farfalla (TPS) e giri motore (RPM) mediante il collegamento CAN BUS verso la PCV. Per leggere correttamente i valori della combustione sulla moto vanno neutralizzati i sistemi di immissione aria secondaria. Il modulo Autotune però è cosi' chiamato perchè non si limita a monitorare, ma quando "attivato" crea un sistema a loopback chiuso, ovvero riesce a correggere la mappatura benzina della moto "on the fly" mentre si viaggia.
Qui sotto potete osservare l'interruttore che attiva o disattiva il sistema Autotune. 


Il modulo interviene secondo un range di correzione impostabile via software e media i dati di correzioni effettuate man mano che si viaggia riuscendo a suggerire una mappa "base" ottimale. Tutte queste correzioni e comunicazioni vengono realizzate con la comunicazione CAN BUS tra il modulo Autotune e la centralina PCV.


Qui sopra potete osservare il collegamento USB tra PCV ed un netbook.
Qui sotto invece vi mostro la schermata del software Dynojet relativa al TARGET AFR.
Piu' il rapporto AFR (Air Fuel Ratio) è basso, più benzina è presente in camera di combustione. Troppa benzina ingolfa il motore o fa consumare di più. Una miscela aria benzina "magra" invece, riduce i consumi ma aumenta i rischi di rottura del motore. Non è definibile scientificamente un target AFR ottimale, questo varia da moto a moto e con un po' di esperienza si riesce a capire da come suona il motore se è magro o grasso. Poter stabilire una mappa degli AFR desiderati offre una grande flessibilità! Si può optare per una carburazione leggermente più magra quando i giri sono medio bassi e l'apertura della manopola del gas è moderata. Quando invece si spalanca il gas e si fa un utilizzo sportivo, il motore deve girare con più benzina in modo che esso possa anche avvalersi del suo potere raffreddante e lubrificante.


Qui di seguito la mappa dei "TRIM" i trim sono i valori correttivi rispetto alla mappa benzina mediati ed elaborati dalla centralina Autotune. Come potete vedere al  momento dello screenshot stavo cliccando su "ACCEPT ALL TRIMS". In questo modo i valori suggeriti vengono inglobati nella mappatura della PCV. I valori sono in "%" rispettivamente alla quantità di benzina impostata nella centralina originale del mezzo.


Qui sotto la mappa benzina risultante. E' interessante notare come uno scarico aperto porti spesso ad uno smagrimento della mappa benzina. Interessante anche notare che la centralina ha arricchito il range dei 4000 - 5000 giri al 10 % di manetta.
Questo è infatti il range delle certificazioni ambientali e spesso i costruttori sono costretti a mettere molta meno benzina del necessario. Molto spesso infatti, in questo intervallo, molto utilizzato nel ciclo urbano, i mezzi totalmente "originali" accusano dei buchi nel tiro del motore.





giovedì 3 novembre 2011

Soluzione Gateway d'emergenza

 Negli ultimi giorni la rete internet era piuttosto lenta e a volte si interrompeva del tutto, tipico segnale di un peggioramento della qualità del "doppino". I test di banda in effetti non superavano mai i 4 Mbps ... quando il contratto in realtà sarebbe di 20 Mbps...
Abbiamo chiamato l'ISP facendogli presente la situazione il quale ha attivato la Telecom ... il nostro caro ex monopolista gestore dello stramaledetto ultimo miglio...
Risultato: 3 gg di down senza preavviso con la Telecom che si palleggiava i ticket di banda insufficiente o mancato collegamento!!
Ma ora, come far lavorare l'ufficio?????
Ho pensato che appoggiarsi qualche giorno su qualche WIFI aperta nei dintorni non sarebbe stato un infrazione così grande... Quindi mi sono messo a passeggiare in lungo e in largo per la sede con il telefono Android in modalità SCAN Wifi. Ad una delle estremità dell'ufficio c'era il miglior WIFI aperto con -80 dB di segnale (certo non un segnale forte). Dopo un rapido controllo fatto con il browser era evidente che fosse veramente aperto e privo di proxy di accesso, nonchè collegato a Internet. Ora si trattava di rendere questa risorsa sicura e disponibile per tutta la rete.

Ora passiamo alla realizzazione della soluzione, che in mezz'ora ci ha messo in grado di lavorare. Innanzitutto serviva un router WIFI professionale, era già disponibile l'oggetto perfetto per questa occorrenza: Mikrotik RB411AR + un'antenna omnidirezionale da ben 8 dB che avrebbe portato il livello del segnale a ben -72 dB.

Antenna 8dB con posizionamento di fortuna

I router General Porpuse Mikrotik sono oggetti molto potenti in mano ad utilizzatori professionali, certo non sono oggetti dotati di wizard WEB ...
Il primo passo è stato rendere accedibile questo Bridge router sull'area DMZ del Router Firewall aziendale in modo da rendere protetta l'azienda da questa connessione e piazzarla all'esterno del Firewall.


/ip address

add address=10.1.6.1/30 broadcast=10.1.6.3 comment="" disabled=no interface=ether1 network=10.1.6.0
In questo caso la subnet 10.1.6.0/30 identifica l'area DMZ.
Poi ho allineato la radio con il WIFI aperto e protetto il router con password "solida".

 /interface wireless
set 0 ack-timeout=dynamic adaptive-noise-immunity=none allow-sharedkey=no antenna-gain=0 antenna-mode=ant-a area="" arp=enabled band=2.4ghz-b/g basic-rates-a/g=6Mbps \
    basic-rates-b=1Mbps burst-time=disabled comment="" compression=no country=italy default-ap-tx-limit=0 default-authentication=yes default-client-tx-limit=0 \
    default-forwarding=yes dfs-mode=none disable-running-check=no disabled=no disconnect-timeout=3s frame-lifetime=0 frequency=2437 frequency-mode=manual-txpower \
    hide-ssid=no hw-retries=4 mac-address=00:0C:42:61:4C:BE max-station-count=2007 mode=station mtu=1500 name=wlan1 noise-floor-threshold=default on-fail-retry-time=\
    100ms periodic-calibration=default periodic-calibration-interval=60 preamble-mode=both proprietary-extensions=post-2.9.25 radio-name=000C42614CBE rate-set=default \
    scan-list=default security-profile=default ssid=TISCALI station-bridge-clone-mac=00:00:00:00:00:00 supported-rates-a/g=6Mbps,9Mbps supported-rates-b=1Mbps,2Mbps \
    tx-power-mode=default update-stats-interval=disabled wds-cost-range=50-150 wds-default-bridge=bridge1 wds-default-cost=100 wds-ignore-ssid=no wds-mode=disabled \
    wmm-support=disabled


Configurato il DHCP verso l'AP Wifi

/ip dhcp-client
add add-default-route=yes comment="" default-route-distance=0 disabled=no interface=wlan1 use-peer-dns=yes use-peer-ntp=yes


configurato il NAT per mascherare gli indirizzi in uscita dalla radio

/ip firewall nat
add action=masquerade chain=srcnat comment="" disabled=no out-interface=wlan1

e il gioco è fatto ;)


...in realtà il router della rete HOST era accessibile secondo i default reperiti su Internet per cui è stato facile (ma non esattamente immediato) guadagnarne l'amministrazione....
Questo è stato utile per poter continuare a fornire supporto aziendale a chi si trovasse in mobilità (VPN, FTP etc...) attraverso l'URL DDNS (DNS dinamico).
Non mi sembra il caso di andare avanti qui con le configurazioni eseguite.. :D

Dopo 3 giorni la nostra connessione è stata ripristinata e ho rimesso tutto a posto ... ;)

giovedì 27 ottobre 2011

Risoluzione malfunzionamento Gateway aziendale

Ieri sono stato raggiunto da una chiamata di un collega mentre ero fuori. L'ufficio non riusciva più a raggiungere Internet. Alle 13 era tutto abbastanza lento e per non sapere ne leggere ne scrivere hanno resettato il modem ADSL PPPoE e il routerOS che fa da firewall gateway trasparent proxy virtualizzato su uno dei nostri server.
Loro non riuscivano ad uscire ma io riuscivo ad accedere dall'esterno sull'IP pubblico...
Stranamente la tabella delle configurazioni NAT era vuota.....
Riconfigurare 2 regole per le NAT sulle interfacce d'uscita è stato naturalmente un gioco da ragazzi...

/ip firewall nat
add action=masquerade chain=srcnat comment=Internet disabled=no \
    out-interface=pppoe-NGI
add action=masquerade chain=srcnat comment="ADSL modem subnet" disabled=no \
    out-interface=DMZ

parte delle informazioni riguardanti gli ultimi test bed accessibili da partner esterni in VPN erano lasciate documentate su Gmail (e quindi facilmente trovabili).
Inoltre c'era un backup abbastanza recente della configurazione dalla quale ho potuto estrarre la traccia per raggiungere la configurazione attuale.
In sostanza ho dovuto aggiungere un NAT per ogni interfaccia VPN in uscita (che utilizziamo per l'accesso di manutenzione presso i siti dei clienti)  e il mapping delle porte per l'FTP e gli altri socket proprietari che ricevono i dati dalle nostre centraline per la misurazione della qualità dell'aria.

e il gioco è fatto ;)

giovedì 20 ottobre 2011

Stima costi di manutenzione progetto ARGOS

Il progetto ARGOS analizza le immagini di viabilità di un comune italiano e fornisce alla polizia locale  un quadro di sintesi sulle effrazioni di velocità, la quantità di traffico etc.
Conoscendo bene tutte le componenti, la storia dei guasti, i costi in gioco, ho potuto produrre la stima in questione in vista di un futuro contratto di manutenzione.

Riunione interna progetto CAMP

Punto della situazione sulle attività di coordinamento necessarie per far comunicare le società produttrice e installatrice della pensilina BSI (Bus Stop Intelligence)
Dovro' curare in prima persona la connettività esterna dei siti di installazione.
Si sono altresì stabilite le features della BSI light:
-Il videterminale SIP di SOS sarà implementato con una IP camera con supporto SIP dotata di pulsante di emergenza con cui scatenare la chiamata.
-In cima alla palina ci sarà una Dome di sicurezza per rendere possibile l'osservazione dell'ambiente circostante.
-Non ci sarà un display ma utilizzeremo il router wifi dedicato ai terminali per disabili come punto di accesso via smartphone dell'utente ai contenuti di CAMP

mercoledì 19 ottobre 2011

Stereocam e flussi di persone

In questi ultimi giorni ho lavorato alla realizzazione di un banco di lavoro mobile per conteggiare i flussi di persone all'aperto, in un "passaggio obbligato" di una città ad alto flusso turistico. Il banco è costituito da un vecchio PC portatile, una Stereocam Videre Design (Firewire) e un power injector Firewire. Sul portatile è stato installato Ubuntu 10.10 con interfaccia LXDE (molto molto leggera..). Naturalmente le cose non hanno funzionato immediatamente e su questa particolare versione di Ubuntu ci sono delle problematiche relative alla Firewire. Anche in questo caso Internet, se usata filtrando le giuste fonti, si è dimostrata una miniera, ed il banco è pronto.


La leggera GUI LXDE che ha rianimato e reso utile un vecchio portatile.

Il software delle stereocam pronto a registrare

Vista posteriore della Stereocam

Vista anteriore della Stereocam

Hub Power injector Firewire

Banco di comunicazione embedded GPRS client / Server

Il banco è composto da un microcontrollore DSPIC che raccoglie, media e filtra i segnali molto amplificati (e quindi anche rumorosi) di sensori di misura dell'inquinamento dell'aria, un modulo GSM/GPRS con GPS integrato che collega ad internet il sistema embedded ed è in grado di tirare su autonomamente senza il PIC, connessioni TCP e UDP. In azienda era già presente un servizio server (daemon) scritto da me in dotNet che lavora senza interruzione da anni e riceve i dati dalle unità embedded mobili di vecchia generazione realizzate su piattaforma XP Embedded (sempre da me curata..).
Per realizzare un banco di primo test della connessione del modulo GSM abbiamo usato un software che realizza Socket general purpose sul PC dello sviluppatore PIC, poi ho programmato il router/firewall aziendale per mappare una porta sull'IP pubblico verso l'IP del PC. Successivamente lo sviluppatore PIC ha evoluto il protocollo di comunicazione rendendolo conforme alle regole dei client embedded di vecchia generazione e sono state fatte tutte le prove necessarie di interruzione della comunicazione, staccando la radio, lasciando il sistema in piedi per giorni e interrompendo il servizio in ascolto per minuti o per ore, al fine di riuscire a gestire tutte le casistiche e rendere il sistema a prova di bomba per lasciarlo sul campo, alimentato a batterie litio ricaricabili e/o pannelli solari.

Mitico Google

nonostante ci fosse l'impostazione, non era possibile abilitare i commenti degli utenti sulle pagine di questo blog. Ho fatto la segnalazione a Google ieri (in inglese) e mi hanno corretto il bug sul motore di "Blogger".

martedì 18 ottobre 2011

Collegamento FO rete metropolitana

Il sistema ARGOS di videosorveglianza "intelligente" del traffico acqueo trasmette i dati delle Survey Cell attraverso tratte radio Hiperlan. Nel caso di uno degli ultimi "rami" realizzati, non abbiamo trovato nessuna possibilità di "line of sight" per portare i dati presso il comando della polizia locale. Pertanto mi sono trovato a gestire le "specifiche tecniche" di collegamento con i tecnici della società municipalizzata che gestisce la rete metropolitana del comune in fibra ottica. L'accordo finale è stato quello di realizzare un'ultima tratta radio verso un sito vicino e poi li taggare i pacchetti attraverso i nostri router per veicolarli nella giusta VLAN (lo switch locale potrebbe essere non gestito)

giovedì 13 ottobre 2011

Si inizia …

Oggi ho iniziato a lavorare sul mio primo Blog ;)
Vi raccomando di leggere la mia lettera di presentazione .